Presentazione Squadre 2024: Team Corratec-Vini Fantini
Il 2024 sarà, per forza di cose, un anno fondamentale per il Team Corratec – Vini Fantini. La formazione Professional italiana si era avvicinata alla nuova stagione, la seconda a questo livello, con grande ottimismo e intraprendendo un CicloMercato decisamente significativo. Il tutto con un obiettivo chiaro nel mirino, una brillante partecipazione al Giro d’Italia 2024. La formazione toscana, però, non ha ricevuto l’attesa chiamata dagli organizzatori e dovrà quindi ricalibrare buona parte della sua agenda. L’idea di fondo, a questo punto, è quella di essere protagonisti lungo tutto l’arco del calendario, andando a caccia di vittorie e, complessivamente, di risultati importanti, pesanti anche in chiave classifica UCI.
Gli uomini più attesi
Dal CicloMercato sono arrivati due finalizzatori che, combinati, mettono insieme la bellezza di 69 vittorie in carriera. Uno è Jakub Mareczko, che ha lasciato un contesto, quello della Alpecin-Deceuninck, zeppo di atleti con le sue caratteristice per trovarne uno in cui avrà sicuramente molti spazi a disposizione. L’obiettivo sarà quello di arrivare a quota 50 successi in carriera (ne mancano due), almeno per quel che riguarda corse di livello .1 e superiori, provando a ritrovare lo spunto giusto e la necessaria fiducia nelle volate. Altro corridore che in passato ha vinto molto, l’ultima volta al Giro di Sicilia 2023, è Niccolò Bonifazio, anche lui “sceso” dal WorldTour per rinvigorire l’organico della formazione toscana: per lui ci saranno, oltre alle volate, anche possibilità in corse di un giorno dai finali intricati e movimentati, contesti in cui ha sempre dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio.
Volto nuovo è anche quello di Kristian Sbaragli, pure lui arrivato dalla Alpecin-Deceuninck (dopo un periodo durato quattro stagioni) e determinato a farsi notare con la nuova maglia, non solo in funzione dei compagni, ma anche in chiave individuale. Nel novero dei corridori veloci trova posto anche Attilio Viviani, speranzoso di aumentare il peso specifico dei suoi risultati dopo l’importante acuto fatto registrare in Cina, sul finire della scorsa stagione.
La squadra si è rinforzata anche nel settore dei corridori d’attacco, validi anche in chiave brevi corse a tappe. Dal WorldTour è arrivato Mark Padun, ucraino che ha vissuto un paio di stagioni eccellenti e che nel 2023 non è invece riuscito a confermarsi a buoni livelli. Attacchi da lontano, su tracciati difficili, saranno probabilmente il suo campo d’azione, mentre è ancora da definire del tutto quella che possa essere la specialità del connazionale Andrii Ponomar. Giovanissimo, 21 anni, ma già alla terza stagione da professionista, il corridore di Chernihiv in passato ha mostrato sprazzi di talento, corredati però da poca continuità. Chissà che il nuovo contesto non gli permetta di trovare serenità e, soprattutto, la possibilità di trovare del tutto la sua dimensione.
Uomo di riferimento sarà poi Valerio Conti, che è reduce da una stagione travagliata dal punto di vista fisico e che cercherà di rimettersi nel novero dei corridori sempre da tenere d’occhio quando si presenta al via di una gara, soprattutto se il percorso si addice alle sue caratteristiche di attaccante fondista. Il romano non vince dal 2020 e avrà sicuramente gran voglia di tornare a lasciare il suo marchio in un Albo d’oro. Il 2024 è poi iniziato bene per Lorenzo Quartucci, che già nella seconda parte del 2023 aveva lanciato qualche segnale interessante, soprattutto come interprete di tracciati mossi e selettivi, anche nell’ambito di brevi corse a tappe: le caratteristiche fin qui intraviste potranno risultare importanti nell’arco del calendario, soprattutto laddove il contesto di gara gli permetterà di spiccare.
È atteso a un ulteriore salto di qualità Davide Baldaccini, che l’anno scorso si è tolto la soddisfazione della prima vittoria da professionista, al Tour of Qinghai Lake e che può far conto su qualità che gli consentono di inseguire risultati sia su traguardi parziali che nelle classifiche generali. Il bergamasco può rappresentare una carta importante da mettere sul tavolo in varie occasioni di calendario, così come può essere considerato Mark Stewart: il britannico ha già riportato qualche successo importante in carriera e ha buone qualità, sia da attaccante che da velocista, se si tratta di volate di gruppi ristretti, tutte cose che contribuiscono a renderlo una soluzione importante per più di una tipologia di gara.
Proverà a rimettersi in mostra su percorsi mossi Alessandro Monaco, che torna fra i pro’ dopo l’esperienza vissuta con la Bardiani fra il 2020 e il 2021. Anche lui è capace di buone prestazioni nell’arco di brevi corse a tappe, contesti in cui proveranno poi a mettersi in mostra Alessandro Iacchi, Giulio Masotto e Marco Murgano, tutti ragazzi che hanno una stagione di preziosa esperienza alle spalle e che cercheranno di mettere la loro maglia in evidenza nel miglior modo possibile, magari con fruttuosi tentativi da lontano. Corridore da fuga è sicuramente il neerlandese Etienne van Empel, mentre Samuele Zambelli ha dalla sua anche un discreto spunto veloce, che potrebbe consentirgli di andare a caccia di risultati significativi della stagione. Da vedere poi quale potrà essere il contributo dello svizzero Jan Stöckli, le cui potenzialità sono ancora tutte da inquadrare a questo livello.
Le giovani promesse
Rispetto alla “valanga” di neopro’ della scorsa stagione, quest’anno i novizi in organico sono solo tre. Il più giovane di tutti è l’ucraino Kyrilo Tsarenko, che nella stagione appena passata è stato uno dei grandi protagonisti del calendario dilettantistico e giovanile italiano. Con buone doti da scalatore e altrettanto valide capacità da regolarista, il classe 2000 avrà modo di accumulare chilometri nelle gambe e di provare a spiccare, magari con qualche attacco da lontano.
Riscuote poi un certo interesse la presenza di Antoine Debons, che di anni ne ha 25 e che di stagioni alle spalle ne ha già diverse, ma che è alla prima vera esperienza da professionista: arriva dal secondo posto al Campionato nazionale svizzero 2023 e alle spalle ha una considerevole serie di piazzamenti, fra corse giovanili e dilettantistiche. Le caratteristiche sono quelle dello scalatore resistente e l’idea sarà quella di accumulare esperienza ad alto livello e di, quando sarà possibile, provare anche a incidere sull’andamento della corsa. Connazionale di Debons, anche Valentin Darbellay è un neopro’ abbastanza particolare: nel suo caso, però, a dispetto dei 26 anni di età, l’esperienza ciclistica è ancora tutta da costruire, dato che si è avvicinato all’agonismo su strada da poco tempo. Tutta da scoprire, quindi, l’eventuale entità del suo contributo.
Vista l’età, rimangono nel novero delle promesse i 22enni Matteo Amella e Simone Olivero, che sono al secondo anno di carriera con la maglia della squadra toscana e che proveranno a far fruttare quanto imparato e sviluppato nell’annata da “matricole” per migliorare il loro rendimento, non facendo mai mancare impegno e determinazione nelle corse in cui saranno chiamati in causa.
Organico Team Corratec – Vini Fantini 2024
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Potenziale Team Corratec - Vini Fantini 2024
Volate - 7.1
Colline - 6.9
Montagne - 6
Pavè - 4.5
6.1
Rispetto al 2023, la squadra ha acquisito esperienza e si è dotata di un organico di maggiore profondità. La forzata assenza dal Giro d'Italia è sicuramente un problema, ma così si aprono anche possibilità di strategie diverse, magari andando a caccia di successi e punti pesanti su strade che non siano quelle "rosa". Corridori capaci di lasciare il segno ce ne sono, soprattutto fra volate e percorsi mossi: l'obiettivo sarà quindi quello di massimizzare i risultati, anche per affrontare con maggiore tranquillità le sfide future.
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